Non c’è nulla di sbagliato nell’immedesimarsi, nell’identificarsi se si comprende che ciò significa divenire uno con l’espressione, con la forma, con ciò che si fa, e non significa essere forma. Più si diviene uno con ciò che esprimiamo più si è uno con ciò che realmente si è e che origina tutto.
Il problema rimane semmai solo nel diventarne anche consapevoli.
A differenza dell’approccio teorico-nichilista che nega ogni cosa e se stessi, ma che purtroppo rischia di rimanere per la quasi totalità degli individui che intraprendono questo percorso solo un’apparente saggezza a livello concettuale mnemonico senza conferme nell’essere e nel vissuto, la spontanea via dell’immedesimazione è in genere il modo esperenziale più adatto per il ricercatore di divenire uno con la coscienza e manifestare la propria unicità, per trascendere l’individualità e realizzare il Sé.