Unicità del Conscio

Tutte le dimensioni, i livelli, e le espressioni dell’Esistere sono manifestazioni della Coscienza e sono perciò forme di conscio che costituiscono l’unicità complessiva del Processo attraverso cui il Sé, Dio, l’Assoluto, si manifesta come (stato e processo) Conscio di se stesso.

Il Conscio è una manifestazione del Sé, non è il Sé ma è l’indefinibile e trascendente Stato dell’Esserlo (la Coscienza) e il Processo che lo realizza attraverso le forme dell’essere (le manifestazioni della Coscienza). L’unicità del Conscio si realizza pertanto attraverso il Processo e l’insieme dei processi delle forme dell’essere che sfociano nello Stato unico e trascendente dell’Esserlo.

Le Vibrazioni, l’Energia, e la Materia, e quindi le vibrazioni nelle Vibrazioni, l’energia nell’Energia, e la materia nella Materia, sono reazioni, e reazioni alle reazioni, che la Coscienza ha rispetto al proprio Unico Essere. Queste nell’insieme formano la totale unicità del Conscio, ovvero del Processo della Forma che si realizza nell’unico Stato che tutto trascende.

Poiché lo Stato di Conscio si realizza attraverso il processo del riconoscersi, ovvero attraverso il Processo del Conscio, la sua Unicità si realizza anche attraverso il riconoscersi nel Riconoscersi, o come ciò che più comunemente viene definito il “processo individuale o di individuazione”. In sostanza l’unicità originale del Conscio si svolge ed esprime sino a manifestare la propria forma individuale, ovvero la forma che incarna il Divino (conscio) manifestarsi-riconoscersi.

L’insieme delle manifestazioni della coscienza si sintetizzano e condensano sino a divenire l’unicità della forma individuale dell’essere, ovvero la forma unica di “conscio mentale” e “conscio fisico” dell’unico Stato dell’Esserlo.

conscio mentale

Figura 1.  manifestarsi riconoscersi individuale

Come esemplificato nella figura sopra, il manifestarsi concreto del Conscio è l’unicità nell’Unicità che comprende tutti i livelli della manifestazione:

della Coscienza di esserlo,

(livello primario del Conscio, dell’unico Essere condiviso consapevolmente o inconsapevolmente da tutte le forme di espressione senzienti, in cui il Conscio è nello Stato di trascendenza assoluta)

delle Vibrazioni-Energia,

(l’insieme vibratorio energetico del riconoscersi che si condensa nelle singole reazioni-esperienze di esserlo, ovvero nel sempre diverso conscio mentale, o la Mente nel senso più ampio del termine, dalla e nella cui prospettiva il processo del riconoscersi ed esprimersi è sempre diverso o individuale)

 e della materia.

(il materializzarsi delle reazioni-sensazioni di esserlo nella forma del conscio fisico, o del corpo individuale del conscio)

Così come il conscio mentale rappresenta il livello vibratorio-energetico individuale del riconoscersi, così il conscio fisico è la sua specifica forma materiale. Il corpo e la mente sono forme e dimensioni di conscio indivisibili tra loro e sono indivisibili dall’unica coscienza da cui provengono e a cui si riferiscono; insieme appaiono e manifestano la concreta unicità del Processo, ed insieme scompaiono, ovvero insieme si fondono alle medesime Vibrazioni-Energia e Materia di provenienza. Mentre il Processo è quindi un movimento continuo, assoluto, lo Stato di Conscio rimane invariato come pura Coscienza di Esserlo a prescindere dalla forma con cui si manifesta e realizza.

La forma fisica del conscio è unica ed irripetibile, di volta in volta nasce, cresce e si evolve come espressione dell’unicità della coscienza contribuendo allo sviluppo della stessa forma mentale che l’accompagna, e viceversa. Mentre da semplice cellula che divine il corpo che sviluppa la sua struttura e forma, i suoi organi, e i relativi sensi, la mente (la capacità del Conscio di manifestarsi e riconoscersi a livello delle vibrazioni e dell’energia) da semplice vibrazione conscia di essere diviene l’insieme delle vibrazioni che si riunificano e trasformano nel “senso unico” dell’essere e nell’energia vitale individuale, il cosiddetto senso di individualità e la relativa forza vitale. Questi, nella loro accezione più elevata, sono il senso di essere concretamente e unicamente del Conscio.

Il processo del Conscio si concretizza perciò con la sua stessa incarnazione e con la consapevole testimonianza ma si completa attraverso la fase di ritorno, ovvero del riconoscersi sino allo sfociare nello Stato trascendente. La consapevolezza di essere è il processo del riconoscersi individuale che matura attraverso la relazione del conscio mentale e fisico con il Conscio-Coscienza. Tale processo inizia pertanto con il concepimento del corpo-mente della coscienza di essere, soggiornando e maturando temporaneamente a tale livello. Si tratta di una consapevolezza di sé limitata alla forma fisico-mentale (mondo, pensieri, emozioni, forme, ecc.) che però può durare anche tutta la vita, in cui sembra che anche la coscienza sia individuale, mentre è solo il processo del riconoscersi ad essere individuale e quindi ogni volta diverso. Anche se tale consapevolezza è comunque relativa e non completa proviene comunque dalla originale ed unica coscienza, essa perciò tende a realizzarsi nell’unicità dello Stato dell’Esserlo e del manifestarlo originale, processo in cui l’individuo si sente come ispirato, condotto, accompagnato da qualcosa di superiore a lui, quando invece è solo e sempre TUTTO se stesso.

Il Conscio come Stato dell’esserlo è semplicemente ciò che è, cosa che non è possibile descrivere in alcun modo poiché la mente, e quindi ogni processo cognitivo, non c’è in quello stato, mentre come Processo si manifesta attraverso i piani e le dimensioni delle forme dell’essere, tra cui quello mentale e fisico.

Tutto e tutto è comunque un Processo simultaneo anche se nella mente che (intanto) si attiva, il manifestarsi-riconoscersi, l’essere e l’esistere, la vita, il corpo, ecc., è invece “un qualcosa” che avviene, si evolve e si realizza nello spazio-tempo*.

*Tempo Spazio 

Fondamentale per il processo del riconoscersi individuale, e quindi per l’esprimersi e il riconoscere l’unicità nell’unicità, sono gli elementi del tempo e dello spazio, che originariamente sono reazioni che il conscio mentale registra rapportando il singolo movimento-forma all’esistere delle altre forme nell’esistere tutto. Il tempo e lo spazio sono pertanto delle dimensioni mentali, poiché sono reazioni che si rifanno al movimento relativo rispetto alle dimensioni dell’energia (il tempo) e della materia (lo spazio), attraverso cui si può mentalmente  definire, misurare, scoprire, l’esistere delle forme nella Forma e le potenzialità relative della forma nella Forma.

Il Conscio è l’unico Essere che è e che si manifesta, per il principio di unicità il Conscio si manifesta e si riconosce, o individua, consapevolmente attraverso la propria forma conscia mentale e fisica.

Il fatto che il Conscio è sia lo Stato che il Processo che lo realizza è la causa primaria della dualità mentale. La differenza tra “stato” e “processo” dell’essere però esiste solo a livello della mente e si manifesta proprio come dualità e differenza tra il senso dell’essere e il processo del senso dell’essere. Attraverso la dualità il Conscio manifesta e matura la consapevolezza di se stesso vivendo l’esperienza di se stesso attraverso la propria forma nel mondo. Assieme alla sua forma individuale pertanto egli riconosce tutte le forme che si manifestano in lui, con lui, e a lui, che sono tutte forme utili e necessarie alla sopravvivenza, alla conservazione, e alla realizzazione della proprio riconoscersi.

La forma individuale del Processo del riconoscersi rappresenta concretamente tutte le dimensioni dell’esistere: le Vibrazioni, l’Energia e la Materia che divengono il conscio mentale e il conscio fisico dell’unica Coscienza.

Il processo individuale è un’espressione e una dimensione di essere del Conscio del tutto “particolare”; è il riconoscersi e il riconoscere che si svolge a livello delle vibrazioni consce-subconsce-inconsce, ovvero nella cosiddetta Mente che collega il conscio fisico (il corpo) all’unica ed indefinibile coscienza (il Conscio Coscienza) in cui però non c’è individualità.

Il conscio mentale e il conscio fisico producono il singolo senso di essere e la singola prospettiva di essere, da cui e in cui appaiono tutte le altre forme, in cui il movimento assoluto della forma, il processo generale, si trasforma nella concreta ma singola consapevolezza ed esperienza di essere, ovvero del processo nel Processo che trova comunque la propria realizzazione però al di là di se stesso, ovvero al di là della mente e del tempo spazio, e al di là di tutte le manifestazioni che l’hanno generata, ossia  nell’unico Stato dell’Esserlo.

Conclusione

L’unicità del Conscio si manifesta e si realizza in infiniti processi, modi e forme, una delle quali è il processo dell’esperienza consapevole e della forma concreta di esserlo, ovvero il processo individuale del suo riconoscersi.

Il processo della realizzazione individuale è in sostanza la manifestazione e la maturazione del conscio mentale e del conscio fisico che armonizzandosi con il processo generale del Conscio e all’unica Coscienza si realizza nella cosiddetta individualità divina, ovvero nella pura coscienza di esserlo e di manifestarla individualmente. Ciò sottintende che il riconoscersi avvenga però consapevolmente sino a che esso sfocia spontaneamente nello Stato trascendente lo stesso processo del riconoscersi. Questo vuol dire che il processo di individuazione avviene per mezzo ma allo stesso tempo anche prescindendo ciò che si crede o si pensa con la mente, che si svolge usando e prescindendo gli influssi individuali e collettivi, poiché la forza “di ritorno” del riconoscersi, per usare un esempio, è potente quanto quella di “spinta” del manifestarsi; In verità queste sono l’unica Forza dell’unico Stato dell’Essere che nonostante l’illusione duale della mente e del movimento nel movimento ritorna a “galla”, proprio come ritorna a galleggiare l’olio nell’acqua.

La maturazione individuale è in sostanza la trasformazione della mente, che da temporanea immedesimazione e punto di vista, da cui si crede di essere solamente un “processo” che  nasce, vive e muore il tempo e lo spazio della forma con cui si fa l’esperienza di esistere, si trasforma nel senso consapevole dell’unico Conscio.

L’individuo che giunge a riconoscersi nell’Unicità dell’Essere è detto realizzato, illuminato, ecc., poiché non è più solo un qualcuno nel mondo ma è il Conscio che contiene il mondo consapevolmente; è l’unico Essere che fa contemporaneamente l’esperienza Divina e quella individuale, che manifesta la pienezza dell’esserlo assieme alla consapevolezza di esserlo nonostante la limitatezza della forma di espressione di esserlo. L’individuo pertanto, e quindi ogni individuo, rappresenta il medesimo ed unico Stato conscio dell’Esserlo che si manifesta ogni volta con una forma diversa, il processo individuale nel processo generale, ma che potenzialmente può riconoscersi ed Essere Conscio (stato-processo) dell’unico Sé che è ed esiste in realtà.

L’individuo realizzato perciò, al di là del sembrare “speciale” o “particolare” agli altri, sa e condivide che è il Sé assoluto (Dio, l’unica Realtà) ad essere manifesto come Conscio di se stesso e nessun altro; è consapevole che il Conscio è una manifestazione e che è perciò illusione, l’illusione primaria ed unica di essere ed esprimersi in cui avvengono tutte le altre; è pertanto conscio e consapevole, ovvero è la coscienza e la consapevolezza stessa, che è il Sé, Dio, l’Assoluto che in verità esiste e non un illusorio qualcuno; è solo il Sé assoluto che  si manifesta e che si riconosce come Conscio di se stesso e di tutto, ogni volta con una forma diversa.