Stato-Processo del Conscio

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Il Conscio

Il Conscio è una manifestazione del Sé Supremo, l’Assoluto, Dio. E’ il Sé Assoluto, e nessun altro, che si manifesta come conscio di se stesso.

Il Conscio è lo Stato manifesto di essere del Sé assoluto che è e che si realizza attraverso il Processo e le forme dell’essere. Sia come insieme che come particolare, il Processo realizza il medesimo ed unico Stato, ossia lo Stato Divino dell’Essere il Sé.

L’unicità dello Stato-Processo del Conscio è pertanto formato dalla Coscienza e dalle proprie espressioni: le Vibrazioni, l’Energia e la Materia di essere; è lo Stato-Processo Divino che trascende l’infinito ed incomprensibile esprimersi che non è coscienza di sé.

L’essere consci pertanto significa che il Sé è conscio di se stesso e che manifesta tale verità assoluta, che trascende ogni altra forma di espressione, attraverso tutte le forme possibili dell’essere, una delle quali è quella dell’esserlo individualmente. L’esperienza individuale di essere significa che il Conscio si sta auto-riconoscendo ed esprimendo come tale attraverso il processo individuale di essere del Sé, ovvero con la specifica forma ed esperienza concreta di esserlo; solo dal punto di vista della mente non si è consapevoli di tutto ciò.

La coscienza di Esserlo, non è definibile attraverso i comuni concetti di: sapere, o conoscenza, o consapevolezza, ecc., poiché a tale livello non vi è la mente e quindi non vi è esperienza che possa descriverla, è semplicemente lo stato e il livello di coscienza in cui il Conscio è nella propria unicità e trascendenza assoluta, in cui è nello “Stato di Dio”.

Poiché il Conscio è l’unica Entità esistente, costituito di Coscienza (Stato) e di Vibrazioni-Energia-Materia di essere (il Processo), l’individuo è la diretta conseguenza della sua Unicità originale manifesta come corpo-mente dell’unica Coscienza. In sostanza l’essere umano è il medesimo ed unico Conscio che nella e con la mente fa l’esperienza di essere e di riconoscersi ogni volta con una forma diversa, in tempi e spazi assolutamente irripetibili.

L’individuo meditando sull’armonizzazione del processo infinito e di quello individuale, conduce la mente a consapevolizzare l’unicità dell’essere in cui svanisce ogni illusoria dualità ed idea di separazione. Sebbene per la mente il manifestarsi-riconoscersi del Conscio possa sembrare un qualcosa di duale, in verità si tratta di indescrivibile unicità dell’essere, in cui non vi è Creatore né creatura ma solo il Conscio in tutto se stesso, e quindi anche con la concreta esperienza di esserlo.

La Coscienza è il livello primario del Conscio che attraverso il proprio esprimersi-riconoscersi di Vibrazioni-Energia-Materia di essere rappresenta e origina il processo-stato dell’essere.

I vari ambiti di osservazione che nel corso del tempo si sono formati per cercare di spiegare che cosa sia la Coscienza: scientifico, psichiatrico, psicologico, neurologico, filosofico, religioso, spirituale, meditativo, etico, new-age, provengono tutti dal medesimo punto di vista, quello della mente. Di fatto, poiché la mente non c’è al livello della Coscienza, senza la quale nulla potrebbe essere, tutte le varie teorie che cercano di descriverla in verità sono delle proiezioni riguardo a ciò che invece trascende ed origina la mente con cui si fanno tutte queste ipotesi. 

Ogni possibile descrizione riguardo la Coscienza si riferisce al Processo del Conscio, ovvero al Processo dell’auto manifestarsi-riconoscersi dello Stato di Coscienza, processo in cui si manifesta anche la mente che si fa tutte le domande. 

Il livello “mentale” dell’essere conscio, ossia il cosiddetto “conscio –  subconscio – inconscio mentale”, non è lo Stato del Conscio, ma è il livello esperienziale e duale del riconoscersi che si forma nel processo; è la forma di conscio che esprime il condensamento delle vibrazioni-energie di essere. La “mente” è la forma, lo strumento, la dimensione dell’auto-riconoscersi, o dell’individuarsi, che si manifesta contemporaneamente al corpo fisico, che collega lo Stato di coscienza al corpo e viceversa. La mente perciò consente il consapevolizzarsi individuale del Conscio, ossia di riconoscere l’unicità assoluta attraverso il realizzarsi di quella individuale. 

Il Processo

Le dimensioni dell’esistere della Coscienza: le Vibrazioni, l’Energia e la Materia, sono le spontanee reazioni all’incontrovertibile Stato dell’Essere e rappresentano l’esprimersi dell’impulso primario del riconoscersi. Assieme alla coscienza di essere formano la totale unicità del Conscio, ossia costituiscono il Processo con cui si manifesta e si realizza lo Stato del Conscio.  Il Processo è reazione allo Stato e perciò il Conscio è sia lo Stato che il Processo dell’Esserlo.

Il movimento assoluto di Vibrazioni, di Energia e di Materia della coscienza di essere contiene perciò anche tutte le infinite reazioni alle stesse. L’insieme delle vibrazioni nelle Vibrazioni, dell’energia nell’Energia, e della materia nella Materia, è il processo infinito del conscio che per il principio di unicità si condensa e sintetizza nel singolo processo che realizza comunque il medesimo ed unico Stato dell’Essere.

Lo Stato di Conscio si manifesta e si riconosce perciò non solo con la forma e il movimento assoluti ma anche attraverso la specifica forma di “mente e corpo” e il suo temporaneo e relativo movimento nella medesima coscienza di Esserlo. L’unicità del Conscio si manifesta e riconosce con la sua stessa “incarnazione”, che è la forma concreta, unica ed irripetibile, che consente il processo del riconoscersi attraverso il processo dell’esperienza, ossia il processo di interazione della coscienza con le proprie singole espressioni.

Mentre per la mente inconsapevole le Vibrazioni, l’Energia, e la Materia sono “cose”, per la Coscienza invece sono proprie dimensioni e manifestazioni “esistenziali”, grazie alle quali Essa esiste e si riconosce, grazie alle quali il Conscio manifesta la sua totalità e la sua concretezza. La concretezza dell’essere conscio – l’esperienza e le esperienze di essere – è ciò che viene chiamato “conscio individuale e conscio collettivo”, ossia l’insieme dei processi esperienziali concreti di esistere; sono le esperienze che il Conscio fa di se stesso attraverso la nascita, la vita e la morte di ogni sua forma individuale.

Siccome il Conscio è comunque il solo che è ed esiste, il conscio mentale, ovvero la sua forma individuale e collettiva, in verità è l’esperienza, e l’insieme delle esperienze, di se stesso che si esprime e matura ogni volta con forma differente. Poiché è solo il corpo-mente che nasce e che muore nella totale manifestazione, e non la coscienza, nascono e muoiono come illusione nell’illusione anche tutte le esperienze individuali e collettive di essere conscio, della vita, del mondo. Questa dimensione esperienziale, conscia-inconscia e subconscia, perdura fintanto esiste almeno un individuo, una mente, dopodiché si fonde con il Processo stesso che le ha generate.   

Le Vibrazioni – l’Energia e la Materia sono i primordiali “sensi di essere” dello Stato di Coscienza, la quale può essere limitatamente definita come l’Organo Esistenziale e il Senso Assoluto dell’Essere Conscio. Esse sono gli “antenati” di tutte le forme, di tutti gli organi, e di tutti i sensi di essere, e quindi sono i capostipiti delle stesse reazioni che si condensano come mente e corpo con cui il Conscio fa ed esprime la concreta esperienza di sé. Un’esperienza di sé che però diviene consapevolezza di sé solo nel cosiddetto “qui ed ora”, ossia nell’unicità di corpo-mente dell’unica coscienza di Esserlo.

Per essere più chiari ed usando una “licenza poetica”, le Vibrazioni e l’Energia sono (figurativamente) le “Emozioni” e i “Pensieri” Primari dell’Essere Divino che si condensano e materializzano sino a divenire il Mondo in cui appare anche la forma individuale di Mente-Corpo con cui l’Essere manifesta la propria totale ma anche particolare unicità, attraverso cui lo stesso è TUTTO e anche particolarità di tutto.

Le Vibrazioni, l’Energia e la Materia sono “le Emozioni, i Pensieri, e il Corpo” in cui sono manifeste anche tutte le potenziali forme di emozioni, pensieri e corpi fisici. Sono la totalità del manifestarsi e riconoscersi con cui la coscienza crea il variopinto “gioco” delle forme dell’essere e dell’esistere, ossia il totale Processo del Conscio.

L’individuo inconsapevole di essere il Conscio stesso non si conosce e non si vive come tale e tende a descrivere e a personificare  la propria esistenza al solo processo nel Processo, a quel gioco che la dualità mentale concepisce come la differenza di “Creatore e di creatura” che il Conscio, in quanto unicità di Processo e Stato contiene e trascende. 

E’ di certo una gran bella scoperta realizzare che in sostanza tutte le forme dell’esistere rappresentano il medesimo senso di essere del Conscio, ma con una forma differente. In verità tutte le cosiddette conoscenze spirituali e non, tutte le cosiddette arti magiche (come l’astrologia, la numerologia, ecc.), tutte le scienze, esatte e non, paradossalmente non sono altro che le diverse branche, più o meno accettate e condivise, più o meno potenti individualmente e collettivamente, di una “mente” ancora da scoprire del tutto, ovvero del processo nel Processo che la coscienza di Esserlo comunque trascende.