Abbiamo due punti di vista: uno, quello del cervello, dal quale sembriamo dei viaggiatori in un mondo da scoprire, con bussola, orologio, e forse anche una mappa tra le mani, e l’altro, quello della mente, in genere per nulla conosciuto, dove invece siamo la scoperta, con lo spazio e il tempo a mo’ di gambe e forza, e con il mondo in mano.